La messa è finita.
La gente assonnata sciama verso la cena.
Una coppia di zingari suona al citofono dell’abitazione del prete, attigua alla chiesa.
Dal balcone qualcuno si affaccia. “Che cosa volete?”. Il tono è feroce.
La donna-bambina abbassa lo sguardo.
Il suo compagno invece risponde: “Il prete”.
“Non c’è: andate via”.
“Perché ti arrabbi?” – domanda l’uomo di sotto.
La messa è finita.
La gente sempre più assonnata ormai se n’è andata.
La giovane coppia di zingari si allontana dal sagrato, lanciando in aria una maledizione.
Poco prima, durante la predica, parole dello spessore del vento ricordavano ai sonnolenti astanti il compito soave di dover essere testimoni della gioia del Risorto.
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